In ricordo del 25 aprile...
ma con troppe bandiere politiche....

25/04/02

La giornata del Presidente Ciampi è iniziata stamane all’Altare della Patria a Roma, dove con il Presidente del Senato Marcello Pera, quello della Camera Pierferdinando Casini, il Ministro della Difesa Antonio Martino e il Capo di Stato Maggiore della Difesa gen. Rolando Mosca Moschini, il Capo dello Stato ha deposto una corona di fiori al milite ignoto. Subito dopo Carlo Azelio Ciampi è volato nelle Marche per concludere idealmente il viaggio, cominciato nelle scorse settimane, sui luoghi della resistenza che lo ha portato prima a Figline di Prato (dove i 6 settembre del '44 i nazisti impiccarono 29 partigiani della brigata Buricchi), poi a Marzabotto con il presidente tedesco Johannes Rau ed a Vergato. Il Capo dello Stato conferirà la medaglia d'oro al valor militare al gonfalone della città marchigiana, che dopo l'8 settembre del '43 "non esitò a sollevarsi contro il tedesco invasore" partecipando a numerosi scontri, "che furono fra i momenti più significativi della sua irriducibile volontà di partecipare direttamente alla liberazione" del territorio.

Atteso per oggi pomeriggio a Milano il corteo probabilmente più importante della giornata. I manifestanti partiranno da piazzale Loreto intorno alle 14.30. Con loro ci saranno Fassino, Cofferati, e Cossutta.

A Roma, tra le tante manifestazioni, stamane il corteo del Social Forum, ossia quelli che pretendono di sapere tutto loro...... I no global (o distruttori) si sono ritrovati, con i sindacati di base, nella capitale ed hanno sfilato dietro allo striscione “fermiamoli” che apriva il corteo, chiaro riferimento al vento di destra che spira in Europa. Il percorso del corteo ha toccato anche la sede di Mediaset all’Aventino, protetta da un imponente cordone di polizia, per invitare al boicottaggio delle reti di Berlusconi ed intonare l’inno partigiano “bella ciao”.

Santoro nel “mirino” di Forza Nuova. "Dal soldo berlusconiano al finto partigiano" è lo striscino che militanti del movimento di estrema destra hanno appeso sotto casa del giornalista Rai a Roma dopo che Santoro aveva aperto l’ultima puntata di “Sciuscià” cantando “bella ciao”. Per il presidente della Federazione Nazionale della Stampa, Paolo Serventi Longhi, si tratta di una grave intimidazione.

Un fronte decisamente polemico sul significato del 25 aprile si è aperto a Trieste. Il sindaco di Forza Italia, Roberto di Piazza, ha proposto di tenere "una cerimonia per la liberta'" e di commemorare insieme tutte le vittime: quelle dello sterminio nazista e quelle delle foibe istriane. Una decisione che ha spinto il presidente della Camera, Pierferdinando Casini, a rinunciare al previsto viaggio a Trieste.

Dal fronte del centrodestra, si fa sentire Adolfo Urso di An, viceministro alle attività produttive, che intervistato dalla Stampa sostiene come "per il mio partito adesso gli esami sono finiti" riferendosi alle posizioni del partito rispetto al 25 aprile e più in generale all’antifascismo ma anche alle dichiarazioni di Luciano Violante che aveva parlato di rischio di “parificazione” di torti e ragioni della resistenza. Oggi è un 25 aprile – conclude Urso - che "noi viviamo con una duplice negazione: no alla rimozione, ma anche no alla strumentalizzazione" perchè "non e' vero che adesso la novità è la minaccia della “pacificazione”, la novità è che il centrodestra è ora al governo".

Anche a Gaggiano, si è tenuto il discorso del Sindaco Dott. Gatti . La Banda di Gaggiano ha intonato l'inno di Mameli con assoluta maestria, ed ogni volta che lo sento, un brivido scorre sempre nelle mie vene....