I più forti terremoti del secolo in Italia e Nord Italia
25/11/04
Dati dal 1905
al 2002
Il peggiore quello di
Messina nel 1908
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La seguente lista contiene la cronologia dei principali terremoti avvenuti in Italia nel XX e XXI secolo (fonte wikipedia).
Data | Luogo | Potenza | Area interessata e Descrizione | Vittime | Dettagli |
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1901 | Salò | 5.6 Richter VIII Mercalli |
Grave sisma mette in ginocchio la città, parecchi danni anche sul Lago di Garda. Non ci furono vittime | - | - |
1904 | Marsica | IX Mercalli | - | - | - |
8 settembre 1905 | Nicastro (oggi Lamezia Terme), Calabria | 6.8 Richter XI Mercalli |
Epicentro nel golfo di Santa Eufemia, con gravi danni ai centri abitati circostanti. | 557 | - |
23 ottobre 1907 | Calabria meridionale | 5,9 Richter VIII-IX Mercalli |
Canolo (provincia di Reggio Calabria). Danni e vittime | 167 | - |
Dicembre 1907 | Irpinia | - | Alcune lesioni | - | - |
28 dicembre 1908 | Calabria e Sicilia | 7.2 Richter XI-XII Mercalli |
Un terremoto di 30 secondi e soprattutto l'onda di maremoto successiva rasero al suolo le città di Reggio Calabria e Messina e tutti i villaggi nell'area. Si tratta della più grave sciagura naturale in Italia, per numero di vittime, a memoria d'uomo. | 120.000 | dettagli |
7 giugno 1910 | Irpinia - Basilicata | 5.9 Richter VIII-IX Mercalli |
- | 50 circa | - |
15 ottobre 1911 | Area etnea, Sicilia | 5.3 Richter X Mercalli |
Maggiori danni a Giarre. | 13 | - |
8 maggio 1914 | Linera, Sicilia | 5.3 Richter IX-X Mercalli |
ore 18:01. La scossa, molto violenta, distrusse quasi interamente il paese di Linera. Furono direttamente interessate Santa Venerina, Zafferana Etnea ed Acireale ma il terremoto fu avvertito distintamente in tutta l'area etnea. | 70 circa[1] | - |
13 gennaio 1915 | Avezzano, Abruzzo | 7.0 Richter XI Mercalli |
Furono distrutti dal sisma Avezzano e quasi tutto il territorio della Marsica. Ad Avezzano su 13.000 abitanti ne sopravvissero solo 3.000. Anche la cittadina di Sora, nel Lazio, fu distrutta, registrando circa 3.000 vittime. L'anno dopo scossa di 5.2 a L'Aquila. | 33.000 circa | dettagli |
16 agosto 1916 | Province di Rimini e Pesaro-Urbino | VIII-IX Mercalli | Epicentro attorno al confine tra Marche e Emilia Romagna. | 4 | dettagli |
26 aprile 1917 | Umbria e Toscana | 5.8 Richter IX Mercalli |
Furono distrutte dal sisma Monterchi, Citerna e Sansepolcro di Arezzo, e furono provocati danni a tutti i centri urbani dell'alta valle del Tevere. Alcuni morti. | 20 circa | - |
24 novembre 1918 | Giarre, Sicilia orientale | 4,3 Richter | - | 100 | - |
29 giugno 1919 | Mugello | 6.2 Richter IX Mercalli[2] |
Con profondità ipocentrale tra 5 e 10 km, fu avvertita poco dopo le tre del pomeriggio. Il bilancio fu drammatico: si contarono oltre cento morti, quattrocento feriti e migliaia di senzatetto. | 100 e più | dettagli |
22 ottobre 1919 | Anzio | 5,4 Richter | - | - | - |
7 settembre 1920 | Garfagnana e Lunigiana, Toscana | 6.4 Richter IX-X Mercalli |
Terremoto con epicentro a Fivizzano | 300 | - |
1922 | Valcomino, Frosinone - Lazio | - | - | - | - |
17 agosto 1926 | Isole Eolie | - | Crolli e gravi lesioni nell'isola di Salina, danni minori a Lipari e Filicudi. | - | - |
26 dicembre 1927 | Lazio, Colli Albani, Roma | 5.0 Richter VIII Mercalli |
È stato il quarto più violento terremoto prodotto dal Vulcano dei Colli Albani dopo quelli del 1806, 1438 e 1899. La scossa avvenne il 26 dicembre 1927 alle ore 15:06 GMT e colpì tutta l'area dei Colli Albani e Roma. Il paese più danneggiato fu Nemi, dove quasi tutte le abitazioni subirono crolli e gravi lesioni e vennero dichiarate inabitabili. Furono seriamente danneggiati anche tutti gli edifici pubblici e il medievale castello Orsini. Danni gravi furono riscontrati anche a Genzano, dove la scossa causò il crollo totale di una casa e moltissimi altri edifici risultarono "completamente sventrati", in particolare nella parte alta del paese, a ridosso del cratere vulcanico; A Lanuvio si ebbero lesioni, più o meno gravi, in tutti gli edifici. A Roma si ebbero lesione in vari edifici ed una vittima; Danni discreti furono segnalati anche ad Ariccia, Albano Laziale e Velletri. La scossa, avvenuta nel giorno della festività di Santo Stefano, colse quasi tutta la popolazione dei paesi più colpiti nelle vie; a questa fortunata coincidenza si dovette lo scarso numero di feriti e vittime. Il terremoto provoco' frane, allagamenti e spaccature del terreno. Il lago vulcanico di Nemi ebbe violente varioazioni del livello delle acque, che "bollirono" per un tempo notevole. | 2 | - |
27 marzo 1928 | Carnia (Friuli) | 5,7 Richter VIII-IX Mercalli |
- | 11 | - |
10 aprile 1929 | Bologna | 5,0 Richter VII Mercalli |
Una lunga serie sismica danneggia le abitazioni di Bologna e delle aree rurali pedeappenniniche | - | dettagli |
23 luglio 1930 | Vulture | 6.7 Richter X Mercalli |
Colpite la Campania, la Basilicata e la Puglia. I comuni più colpiti, dove crollò il 70 % degli edifici, furono Aquilonia e Lacedonia. | 1.404 | dettagli |
30 ottobre 1930 | Province di Ancona e Pesaro-Urbino | 6.0 Richter VIII-IX Mercalli |
Epicentro tra le provincie di Pesaro e Ancona, gli effetti maggiori si ebbero a Senigallia, ma furono colpite gravemente anche Fano, Montemarciano, Mondolfo, San Costanzo, Ancona. Diversi feriti e alcune vittime | 18 | dettagli |
26 settembre 1933 | Majella, Abruzzo | 5.7 Richter VIII-IX Mercalli |
- | 12 | - |
18 ottobre 1936 | Prealpi trevigiane, Veneto e Friuli | 5.9 Richter IX Mercalli |
- | 19 | - |
15 gennaio 1940 | Palermo | VIII Mercalli | Danneggiate le vecchie costruzioni del centro storico. 50 feriti. | 1 | - |
3 ottobre 1943 | Marche e Abruzzo | - | Epicentro tra Offida e Castignano, ampiamente coinvolta tutta la provincia di Ascoli Piceno. Molti danni e alcuni morti | - | - |
1945 | Alessandrino, Piemonte | 5,2 Richter | Nessun danno particolare, probabilmente per l'elevata profondità del sisma. | - | - |
13 giugno 1948 | Sansepolcro e Provincia di Arezzo | 4.9 Richter VII-VIII Mercalli |
La scossa fu risentita nell'area tra Arezzo e Perugia, e ha provocato danni nella maggior parte degli edifici di Sansepolcro, causando una vittima. La scossa è stata seguita da una forte replica e la sequenza è durata per circa una settimana. | 1 | dettagli |
5 settembre 1950 | Gran Sasso, Abruzzo | VIII Mercalli | - | - | - |
1 settembre 1951 | Marche | 5.3 Richter VII Mercalli |
L'area di massimo danneggiamento fu in una zona montuosa al confine tra le province Ascoli Piceno e di Macerata. A Cessapalombo la maggior parte degli edifici fu dichiarata inagibile e la gente fu costretta a trasferirsi in alloggi di fortuna o all'aperto. Avvertita anche in Umbria, Lazio e Abruzzo, con leggeri danni nelle provincie di Perugia e Teramo. | - | - |
19 marzo 1952 | Linera | 5.9 Richter VIII Mercalli[3] |
0re 08:13. Diversi i danni agli edifici. Interessati i comuni di Santa Venerina, Zafferana Etnea ed Acireale. Il sisma fu avvertito in tutto il versante orientale dell'Etna. [4] | - | - |
24 giugno 1958 | L'Aquila, Abruzzo | 5.0 Richter VIII Mercalli |
Ore 6,07 GMT. Interessò la Media Valle dell'Aterno. | - | - |
21 agosto 1962 | Ariano Irpino e Irpinia | 6.2 Richter IX Mercalli |
- | 17 | - |
1963 | Faenza | - | - | - | - |
31 ottobre 1967 | Mistretta (Provincia di Messina) | 5.9 Richter | Devastazioni e feriti a Mistretta, crollano antiche chiese ed edifici storici | - | - |
15 gennaio 1968 | Belice, Sicilia occidentale | 6.4 Richter X Mercalli |
Rase al suolo diversi paesi del trapanese e dell'agrigentino, tra cui ricordiamo Gibellina, Salaparuta, Poggioreale, Salemi, Partanna, Montevago, Santa Margherita di Belice e Menfi, rase quasi completamente al suolo | 370 | dettagli |
20 gennaio 1968 | Rignano Flaminio | - | - | - | - |
6 febbraio 1971 | Lazio | 4.5 Richter VIII-IX Mercalli |
Semidistrusse Tuscania, danneggiando gravemente i monumenti romanici | 31 | - |
25 gennaio 1972 | Marche | 5.4 Richter VII Mercalli |
Colpì la città di Ancona. | - | dettagli |
14 giugno 1972 | Marche | 5.9 Richter X Mercalli |
Nuova scossa di terremoto di intensità superiore alla precedente dello stesso anno | - | dettagli |
6 maggio 1976 | Friuli | 6.4 Ritcher X Mercalli |
Si registrò una serie di scosse inoltrate fino al mese di settembre, con vastissimi danni in tutto il Friuli, terremoto avvertito in tutto il Centro-Nord Italia, Slovenia, Austria. Si tratta del terremoto più forte del secolo per l'Italia Settentrionale | 989 | dettagli |
15 aprile 1978 | Golfo di Patti (Provincia di Messina) | 6,6 Richter | Si registrò alle ore 23,33, provocando ingenti danni (crollano più di 70 edifici) e feriti a Patti e nei comuni limitrofi. Qualche crollo anche nei comuni della riviera ionica messinese. Molte persone colte da malore. Nessun morto | - | - |
19 settembre 1979 | Valnerina | 5.9 Richter IX Mercalli |
Il sisma provocò gravi danni a Norcia, Cascia e le aree limitrofe danneggiando i monumenti e provocando alcuni morti e decine di feriti. | 3 | - |
23 novembre 1980 | Irpinia e Basilicata | 6,9 Richter X/XIMercalli |
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il più terribile terremoto in Italia. Furono devastate diverse zone tra la Campania e la Basilicata, con danni ingentissimi, soprattutto nell'area del Vulture. Vennero distrutti numerosi paesi. A Napoli, nel quartiere di Poggioreale, crolla un palazzo di diversi piani, provocando 52 morti. Danni ingenti nelle province di Avellino, Salerno, Benevento, Matera e Potenza. 8.000 i feriti e 250.000 senzatetto. | 2.914 | dettagli |
24 aprile 1984 | Livorno e Pisa | 5.7 Richter VI-VII Mercalli |
Due scosse di terremoto, una alle 19.20 ed un'altra alle 21.46, con epicentro in mare tra Livorno e Pisa. Negli ospedali di Livorno e di Pisa sono state ricoverate non meno di cento persone colte da malore e da crisi nervose. Un centinaio gli edifici dichiarati inagibili. | 3 | - |
29 aprile 1984 | Gubbio, (PG) | 5,2 Richter | La scossa principale venne registrata alle 05.03 GMT, le 07.03 italiane. Terremoto avvertito intensamente in tutto il Centro Italia. Gravi danni nel triangolo compreso tra Gubbio, Perugia e Assisi. A Gubbio vari crolli parziali in edifici pubblici e di culto. Diversi feriti. Il sisma ha lesionato 10587 edifici, di cui 243 giudicati danneggiati in modo irreparabile. [5] | - | - |
7 maggio 1984 | San Donato Val di Comino, (FR) | 5,4 Richter | Terremoto avvertito intensamente anche a Frosinone, Napoli, in Abruzzo, Campania e Molise, e ripetuto il giorno 11 maggio | - | - |
19 ottobre 1984 | Catania | - | Epicentro a Zafferana Etnea (CT). Centinaia di sfollati, danni ingenti al Palazzo Municipale e alla Chiesa Madre. | 1 | - |
3 luglio 1987 | Marche | 4.9 Richter VII Mercalli |
Epicentro nella zona tra Porto San Giorgio, Porto Sant'Elpidio e Fermo, nell'allora provincia di Ascoli Piceno. Lievi danni alle strutture. Molta la paura | - | [1] |
5 maggio 1990 | Basilicata meridionale | VII-VIII Mercalli | Danni | 4 | - |
13 dicembre 1990 | Sicilia sud-orientale | 5.1 Richter VIII-IX Mercalli |
Gravi danni ad Augusta e Carlentini, molti danni nell'area del Val di Noto. Centinaia di feriti e 15.000 senzatetto. | 17 | dettagli |
26 maggio 1991 | Basilicata | VII Mercalli | Alcuni danni | - | - |
30 settembre 1995 | Gargano, Puglia | 5.2 Richter VI-VII Mercalli |
Il sisma avvenne alle ore 11:14. L'epicentro localizzato in mare, al largo di Peschici (FG). A Foggia e provincia numerose crepe e crollo dei tetti di due chiese. Qualche ferito lieve ed alcuni anziani colti da malore. Avvertito anche a Bari, in Campania e in Basilicata. Alcuni edifici pubblici evacuati.[6] | - | - |
10 ottobre 1995 | Fivizzano, Lunigiana (Toscana) al confine con la Liguria | 5.0 Richter VII Mercalli |
Ore 7:53. Zone più colpite le provincie di Massa-Carrara (epicentro) e della Spezia in Liguria. Avvertita fino a Firenze, Genova, in Emilia Romagna e in parte nella Pianura Padana, fino in Lombardia. Diverse abitazioni lesionate e caduta di calcinacci, edifici pubblici evacuati. Gravi danni solo nell'antico Palazzo Politeama di Carrara. Alcuni feriti.[7] | - | - |
15 ottobre 1996 | Reggio Emilia | 5.4 Richter VII Mercalli |
Verificatosi alle ore 11.56, ebbe come epicentro la zona compresa fra Bagnolo (RE), Correggio (RE) e Novellara (RE). Il sisma è durato circa un minuto e le scosse di assestamento sono proseguite in tutti i mesi successivi. | 2 | - |
26 settembre-ottobre 1997 | Umbria e Marche | Due scosse di 5,8 e 6,1 Richter X Mercalli |
Furono coinvolte le zone di Colfiorito, Verchiano, Foligno, Sellano, Nocera Umbra, Assisi, Serravalle di Chienti, Camerino. Distrutte numerose frazioni del comune di Foligno ed altri centri, gravi danni alle città, soprattutto alle bellezze artistiche. Ad Assisi crolla una vela della volta Basilica superiore di San Francesco. Lo sciame sismico iniziò nella primaverà del 1997. La terra tremò a lungo, per più di un anno. I terremoti di magnitudo maggiore a 5 furono: il 26 settembre di 5.8 alle ore 2:33 dove due coniugi anziani morirono sotto le macerie della propria casa, la stessa mattina alle ore 11:42 ci fu una nuova scossa ancora più forte di quella notturna (6.1 Richter) dove rimasero uccise altre 9 persone, di cui 4 all'interno della Basilica di San Francesco, il 3 ottobre di magnitudo 5, il 7 ottobre di magnitudo 5.3, il 12 ottobre di magnitudo 5.1, il 14 ottobre di magnitudo 5.5, il 26 marzo 1998 di magnitudo 5.4. Si contarono 11 vittime, 100 feriti, 32.000 sfollati e oltre 80.000 case danneggiate. | 11 | dettagli |
23 settembre 1998 | Provincia di Foggia, Puglia | 4,1 Richter V-VI Mercalli |
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9 settembre 1998 | Basilicata e Calabria | 5.2 Richter | Epicentro localizzato fra i comuni di Lauria, Castelluccio Superiore e Castelluccio Inferiore. Un morto a Maratea, travolto da una frana innescata dal sisma, mentre si trovava all'interno della propria auto. Individuati diversi problemi di instabilità nell'area. | 1 | - |
25 gennaio 1999 | Romagna - Forlivese | 4.2 Richter VI Mercalli |
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14 Febbraio 1999 | Golfo di Patti, Provincia di Messina | 5,2 Richter | La scossa avviene alle ore 12,45. Epicentro in mare, dinnanzi a Patti, lesioni e crollo di calcinacci in molti dei comuni vicini. Percepito in tutta la Sicilia, soprattutto nella riviera ionica messinese. Alcuni anziani colti da malore. | - | - |
7 luglio 1999 | Appennino tosco-emiliano | 4.3 Richter IV Mercalli |
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29 dicembre 1999 | Valtellina, Provincia di Sondrio | 4,3 Richter VI Mercalli |
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11 marzo 2000 | Lazio orientale | 4,1 Richter VI Mercalli |
Epicentro tra i comuni di Cervara di Roma, Rocca Canterano e Canterano. Danni.[8] | - | - |
26 aprile 2000 | Mar Tirreno | 4,8 Richter VII Mercalli |
Il terremoto si verificò in mare a 25 km dalla costa sarda di Capo Comino, (NU) | - | - |
8 e 10 maggio 2000 | Faenza (RA) | 4,4 e 4,5 Richter VI-VII Mercalli |
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22 giugno 2000 | Appennino umbro | 4.3 Richter VI Mercalli |
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21 agosto 2000 | Piemonte orientale | 4,8 Richter VII Mercalli |
Furono avvertite due scosse nel giro di una ventina di secondi tra le 19:14 e le 19:15, prima di 4,6 e poi la più forte di 4,8 Richter. Interessate le province di Asti e Alessandria. L'epicentro localizzato nella zona tra Nizza Monferrato, Canelli e Acqui Terme. Migliaia di segnalazioni di danni e crepe in abitazioni. Diverse le evacuazioni.[9] Alcune chiese rimasero inagibili per mesi. Sciame sismico fino ad ottobre. | - | dettagli |
Data | Luogo | Potenza | Area interessata e Descrizione | Vittime | Dettagli |
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25 febbraio 2001 | Mar Ligure | 4,6 Richter | Epicentro tra la Liguria e Costa Azzurra. Avvertito fino in Piemonte. | - | - |
17 maggio 2001 | Golfo di Sant'Eufemia | 4,1 Richter V-VI Mercalli |
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17 luglio 2001 | Alto Adige | 5,2 Richter VII-VIII Mercalli |
Interessata la zona tra Merano e la Punta Cervina (Provincia di Bolzano). | 4 | - |
19 luglio 2001 | Provincia di Asti | 4,2 Richter VI Mercalli |
Mw 4,6. Avvenuto alle 00:47. Praticamente stesso epicentro del sisma piemontese dell'anno precedente (precisamente tra i comuni di Cortiglione, Incisa Scapaccino e Nizza Monferrato, a cavallo con la Provincia di Alessandria). Avvertito sensibilmente dalla popolazione, preceduto da un boato, qualche calcinaccio caduto, ma nessun danno grave. Molta la paura. | - | - |
26 novembre 2001 | Toscana | 4,3 Richter VI Mercalli |
Epicentro tra Sansepolcro, Anghiari e Aretino | - | - |
14 febbraio 2002 | Carnia, Friuli | 4,9 Richter VII-VIII Mercalli |
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6 settembre 2002 | Sicilia settentrionale | 5,6 Richter VIII Mercalli |
L'epicentro fu localizzato in mare aperto a 35 km a nord-est di Palermo. Danni modesti. | 4 | - |
29 ottobre 2002 | Sicilia orientale | 4,5 Richter VI Mercalli |
Il sisma si verificò alle ore 11:02. Comuni interessati Santa Venerina, Zafferana Etnea, Milo, Acireale e Giarre. Diversi i feriti, 1.300 i senzatetto [1], un quartiere interamente inagibile e danni estesi a diversi edifici, chiese e scuole. La scossa principale ebbe il suo epicentro a circa 2 km a nord-ovest di Milo. Altre scosse furono avvertite alle 16.49 e alle 17.40, quest'ultima del V° grado della Scala Mercalli, con magnitudo 4. Sciame sismico nei giorni successivi. | - | - |
31 ottobre 2002 | Molise e Puglia | 5,4 Richter VIII-IX Mercalli |
San Giuliano di Puglia. Crollata una scuola, dove morirono 27 bambini ed una maestra. Morirono inoltre altre due donne per la caduta di calcinacci. Terremoti fino al 2 novembre. Danneggiati diversi comuni delle due regioni | 30 | dettagli |
2 novembre 2002 | Ravenna | 4,1 Richter | - | - | - |
13 novembre 2002 | Lago d'Iseo | 4,2 Richter V-VI Mercalli |
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11 aprile 2003 | Provincia di Alessandria e Appennino Ligure | 4,7 Richter VI-VII Mercalli |
ore 11:27. Con ipocentro a 15 km di profondità nel comune di Sant'Agata Fossili, fu avvertito in tutto il nord-ovest d'Italia. Diverse scuole furono evacuate; nei giorni successivi furono stimati danni per 80 milioni di euro in 58 comuni, con 300 sfollati, 5 mila case lesionate e diversi feriti, di cui uno grave.[2][3][4] | - | - |
14 settembre 2003 | Bologna, Emilia Romagna | 5,0 Richter VII Mercalli |
Il sisma si verificò alle ore 23:42, con ipocentro a 30 km a sud di Bologna, a 15-20 km di profondità. In questa zona non si registravano scosse così violente dal 1929. È stato avvertito in tutto il centro e nord Italia. | - | - |
12 luglio 2004 | Alpi Giulie | 5,2 Richter | - | - | - |
24 novembre 2004 | Lombardia | 5,2 Richter VIII Mercalli |
Il sisma ebbe come epicentro Salò. Numerose le abitazioni danneggiate, 2.000 gli sfollati, per lo più rientrati nelle proprie case in pochi giorni. La frazione Pompegnino di Vobarno risultò il luogo più colpito. La scossa si registrò alle 23.59. Il Giornale Radio Rai diede la notizia 12 minuti dopo. Avvertito distintamente in tutto il nord Italia | - | dettagli |
15 luglio 2005 | Zona Forlì-Ravenna, Romagna | 4,6 Richter | - | - | - |
22 agosto 2005 | Lazio - Anzio - Nettuno (RM) | 4.5 Richter VII Mercalli |
Il sisma si verificò alle ore 14, con epicentro a 5 miglia dalla costa laziale. Lievi danni e crepe in alcune abitazioni di Anzio, Nettuno e dintorni. Molta paura per le migliaia di bagnanti che affollavano le coste, da Roma a Latina, che avendo avvertito molto forte la scossa in spiaggia, fuggirono per paura di un eventuale tsunami, essendo ancora vivo il ricordo del terribile maremoto asiatico di 9 mesi prima (26 dicembre 2004). La scossa fu ben avvertita anche a Roma e Frosinone. | 1 [5] |
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8 settembre 2005 | Valle d'Aosta, confine italo-francese | 4,4 Richter | - | - | - |
15 dicembre 2005 | Valle del Topino, Umbria | 4,2 Richter | - | - | - |
16 aprile 2006 | Appennino forlivese | 4,2 Richter | - | - | - |
29 maggio 2006 | Gargano | 4,9 Richter | Il sisma si verificò alle ore 4:20 con epicentro localizzato sul Promontorio del Gargano. Venne avvertito in tutta la provincia di Foggia e in quelle limitrofe provocando il crollo della torre medievale di Castelvenere (BN); lievemente danneggiati alcuni edifici dei centri più vicini all'epicentro. | - | - |
26 ottobre 2006 | Isole Lipari, Calabria e Sicilia | 5,6 Richter | Il sisma ebbe come epicentro una zona a largo di Stromboli. Si registrò un successivo piccolo tsunami sulle coste dell'isola. | - | - |
30 luglio 2007 | Parmense | 4,2 Richter | - | - | - |
28 dicembre 2007 | Frignano, Emilia Romagna | 4,1 Richter | - | - | - |
20 febbraio 2008 | Cassino, Provincia di Frosinone | 4,2 Richter | Avvenuta alle 9:06, con una profondità di circa 9 km. Lievi danni | - | - |
1 marzo 2008 | Barberino del Mugello, Toscana | 4,2 - 4,1 - 4,0 Richter | Serie di scosse tra le 8:43 e le 11:43. | - | - |
19 marzo 2008 | Gargano | 4,4 Richter | Il sisma si verificò alle ore 15:38 a 45 km da Foggia, con una profondità di circa 30 km. Epicentro tra i comuni di Cagnano Varano, Carpino, Ischitella, Rodi Garganico e Vico del Gargano. Molta paura ma scarsi i danni. | - | - |
17 dicembre 2008 | Provincia di Cosenza, al largo della costa calabra | 5,3 Richter | L'ipocentro del sisma fu localizzato in mare, a 45 km circa al largo di Paola (CS) a una profondità di 261 km. La distanza dalla costa e la profondità dell’evento ha attutito moltissimo il terremoto. Percepito comunque molto chiaramente in Sicilia e Calabria. Non ci furono particolari danni a persone o cose. | - | - |
23 dicembre 2008 | Emilia Romagna | 5,1 Richter[6] | Il sisma si verificò alle ore 16:24 locali. Non causò nessun ferito grave ma solo danni moderati ad alcuni edifici storici, ad esempio il Castello di Torrechiara, e a chiese dei centri più direttamente interessati nelle provincie di Parma e Reggio Emilia. Varie repliche nelle ore successive, ma di minore intensità, la più rilevante si è verificata alle ore 22:58, di magnitudo 4,7 e successivamente un'altra alle ore 00:35 di magnitudo 3,9. [6] | - | - |
5 aprile 2009 | Emilia Romagna | 4,6 Richter[7] | Il sisma si verificò alle ore 22:20, con epicentro tra Forlì e Faenza. Fu percepito fino a Trieste per la profondità dell'ipocentro. Non si sono registrati particolari danni a persone o cose. | - | - |
6 aprile 2009 | L'Aquila, Abruzzo |
Magnitudo momento 6,3[8] VIII-IX Mercalli |
Al momento è il più grave terremoto, per intensità e conseguenze, del XXI secolo in Italia. Il sisma, preceduto da diverse scosse con lievissimi danni nei giorni precedenti, e da alcune anche nel forlivese e in Friuli, è stato registrato in tutta la sua violenza alle ore 3:32 della notte tra domenica 5 e lunedì 6 aprile. La scossa, insieme a quelle che seguirono nei giorni successivi, anche fortissime seppure di grado inferiore, fu nettamente percepita in tutto il centro sud d'Italia, soprattutto a Teramo, Rieti e Pescara ma anche a Terni, Roma, Frosinone, Napoli, Foggia, a settentrione, anche in tutta l'alta valle del Tevere, nelle province di Arezzo , Perugia, Macerata e nell'Appennino Tosco-Emiliano. La città dell'Aquila è stata evacuata dalla quasi totalità della popolazione. Gravissimi i danni agli edifici e al patrimonio storico-artistico dell'Aquila, e comuni limitrofi. Sono crollati la sede della Prefettura e un'ala della "Casa dello Studente" (con dentro diversi giovani, molti dei quali deceduti); seriamente lesionati l'Ospedale Regionale, le sedi dell'Università e la Questura. Letteralmente scomparsa la frazione aquilana di Onna, un paesino di soli 300 abitanti dove sono morte 41 persone. Nel complesso sono state accertate 308 vittime, più di mille feriti e circa 65.000 sfollati in tutta la zona. | 308 | dettagli |
7 settembre 2009 | Palermo e Isole Eolie | 4.4 Richter | Ore 23.26 locali. Ipocentro in mare ad una settantina di km da Cefalù a profondità di 10-17 km. Avvertita dagli abitanti del golfo di Palermo e di Cefalù, dove una scuola è stata lesionata a causa della scossa. Altre piccole scosse si sono ripetute durante la notte e nei giorni seguenti: il 7 settembre una alle 23.56 e un'altra alle 0.43 con magnitudo 2.6. L'8 settembre alle 19.19 un'altra scossa di magnitudo 3.7 scuote le città siciliane sulla costa Tirrenica. Altre due scosse vengono registrate anche nelle Isole Eolie, una di magnitudo 2.9, l'altra (il 15 settembre) di magnitudo 4. [9] Tanta paura, ripensando alla scossa di sette anni prima ma, per fortuna, nessun ferito. | - | |
14 settembre 2009 | Barberino del Mugello | 4,2 Richter | Ore 22.04 locali. Ipocentro a 2 Km da Barberino del Mugello a profondità di 3.5 km. La scossa è stata preceduta da un forte boato, ed ha lesionato 3 edifici (una chiesa e due appartamenti privati). Un ferito lieve e una donna deceduta dopo essere stata colpita da malore per la paura.[10] Per la bassa profondità ipocentrale le onde sismiche superficiali sono state percepite con forte intensità anche a vari chilometri di distanza dall'epicentro, in un raggio che comprende le provincie di Firenze, Pistoia, Prato, Bologna e Modena. Successivamente alla prima si sono verificate più di 20 scosse di assestamento tutte di magnitudo inferiore a 2,8. | 1 | |
20 settembre 2009 | Montefano, Marche | 4,6 Richter[11] | Ore 5.50 locali. Epicentro tra i comuni di Montefano, Appignano e Santa Maria Nuova a profondità stimata di 37,7 km. Il sisma venne avvertito in tutta la regione. Non sono stati rilevati danni a persone o cose, solo molta paura tra la popolazione ripensando al triste evento dell'Aquila e a quello del 26 settembre 1997 che colpì Marche ed Umbria. Sono molte le telefonate arrivate alla Protezione Civile e ai Vigili del fuoco e molte sono le persone scese in strada e che hanno passato la notte fuori di casa temendo una nuova scossa. Scossa piu forte degli ultimi 10 anni secondo gli esperti in quella zona. | - | [12] |
24 settembre 2009 | Gran Sasso, L'Aquila, Abruzzo | 4.1 Richter | Ore 18.15 locali. Epicentro tra i comuni di Barete, Capitignano, Pizzoli e L'Aquila.Il sisma è stato avvertito distintamente anche in alcune zone delle Marche. Nessun danno a persone o cose. Nella mattinata altre 2 scosse, la prima di 2.5 Richter nel distretto sismico dei Monti Reatini, la seconda di 2.1 Richter nel distretto sismico dell'Valle dell'Aterno. | - | |
15 dicembre 2009 | Provincia di Perugia | 4.2 Richter [13] | Ore 14.11 locali. Il sisma, a 9,2 km di profondità, ha colpito la zona tra Deruta, Perugia e Marsciano dove nelle frazioni di Spina e Castiglione della Valle diverse case sono state lesionate: crollati cornicioni, comignoli e calcinacci. Due feriti lievi. Per precauzione oltre 400 persone trascorreranno la notte fuori casa in attesa di una stima dell'agibilità. Una seconda scossa minore, di 2.8 gradi Richter, è stata avvertita dalla popolazione in un'altra zona, tra Spoleto, Castel Ritaldi e Campello sul Clitunno. Il mercoledì seguente restano chiuse alcune delle scuole nei centri dove il sisma è stato più forte. [14] [15] | - | |
19 dicembre 2009 | Zona Etnea, Provincia di Catania - Sicilia | 4,3 - 4,6 Richter | Questo sciame si divide in due parti:la prima(40 scosse tra strumentali e alte magnitudo) cominciò con cinque scosse di magnitudo tra 2.6 a 2.9(MAX magnitudo ora UTC 05.27 magn 2.9 a 6.9 km di profondita zona nord-ovest etna) che poi sfociarono in un 4.3 a 16 km di profondita.Dopo tale evento si registrarono 13 scosse da magnitudo 2.6 a 3.4(MAX magnitudo:ore UTC 07.42 magn 3.4, ore UTC 07.58 magn 3.3, ora UTC 08.01 magn.3.4 , ora UTC 08.24 magn 3.2 , ora UTC 05.36 magn 3.0, ora UTC 05.46 magn 3.0,ora UTC 05.40 magn 3.0, ora UTC 05.42 magn 2.9, ora UTC 05.57 magn 2.9 comprese tra 10 km e 32.6 km di profondita) con un 4.6 a 14 km di profondita nella zona piu a est dell'etna rispetto al 4.3 . Dopo il 4.6 si registrarono sei scosse da magnitudo 2.3 a 3.4( MAX magnitudo:ore UTC 9.13 magn. 2.8, ore UTC 09.17 magn 2.9 e ora UTC 18.08 3.4 comprese tra 10 e 15.9 km di profondita). Alle 12.43 ci fu il terzo evento piu forte magn. 3.6 a 20 km di profondita in zona nord-ovest rispetto al 4.3 e sullo stesso parallelo ma leggeermente piu a est del 4.6. La seconda parte(23 scosse tra strumentali e alta magnitudo) avvenne il 23 dicembre 2009 quando ci fu una ripresa di sciame in zona ovest etna con dieci scosse. la piu forte magnitudo 3.6(poco piu a nord del 4.6 del 19 dicembre 2009) a 35.5 km di profondita e scosse comprese tra 2.4 e 3.0(MAX magnitudo ora UTC 14.27 magn 3.0 e ora UTC 14.29 magn 3.0 comprese tra 25.2 km e 33.3 km di profondita)eccetto un 2.3 ore UTC 21.45 a 10 km di profondita in zona est etna).Il 27 dicembre cinque scosse(strumentale 1.9 richter) da magnitudo 2.5 a 2.6 comprese tra 18.31km e 28.05 km di profondita con l'eccezione di un 2.6 sul cono etneo a -0.48 km. L'11 gennaio 2010 un 3.0 a 4.6 km di profondita colpisce zona est etna , diversa dallo sciame del 19-23 dicembre 2009. Gli eventi pricipali(4.3 e 4.6) seppur profondi sono stati avvertiti dalla popolazione che temeva una eruzione simile al 2002. Fortunatamente data la profondita degli eventi gli esperti pensano a movimento di lava solidificata quindi da non ricondurre direttamentte alla attivita vulcanica.Comuni entro 10 km dagli epicentri sono Ragalna(CT),Randazzo(CT),Malettto(CT),Bronte(CT). Scuole evacuate dopo 4.3 ma nessun danno o ripresa eruttiuva. solo tanta paura ma nessuna chiusura di attività per danni o lesioni. Centinaia pero le chiamate ai cenralini dei Vigili del Fuoco con grande attenzione sul piano geologico dell'istituto nazionale di geofisica e vulcanologia catanese(INGV CATANIA ) e della Protezione Civile che si è subito attivata temendo una nuova eruzione o una scossa molto forte(20 febbraio 1818 MW 6.2). Molte persone hanno preferito nella giornata del 19 dicembre 2009 dormire in automobile.- | - | - |
Data | Luogo | Potenza | Area interessata e Descrizione | Vittime | Dettagli |
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12 gennaio 2010 | Provincie di Fermo e Macerata - Marche | 4,0 e 4,1 Richter | Ore 09:25 e 14.35 locali. Il giorno 12 Gennaio 2010, alle ore 09:25 è avvenuto un sisma di magnitudo Ml 4.0, con epicentro nella zona tra Macerata e Fermo [16]. Le località più vicine all’epicentro sono Colmurano e Gualdo entrambe in provincia di Macerata. La profondità epicentrale è di 25 km. Nella stessa zona, alle 14.35 (ore locale) si è verificata un’altra scossa di magnitudo Ml 4.1 [17] . Questi terremoti seguono alcuni eventi che si sono verificati a partire dal 7 Gennaio con magnitudo tra Ml 2.5 e 3.0 e magnitudo massima Ml 3.9 registrata il 10 Gennaio 2010. La sismicità è avvenuta a profondità tra i 15 ed i 25 km. [18]. Panico nelle scuole, lezioni sospese di ogni ordine e grado. [19] | - |
I terremoti che hanno colpito il Nord-Italia
20/11/2005 - Terremoto nella provincia di Milano, epicentro a Gaggiano magnitudo 3,5
24/11/04 - Terremoto nel Nord Italia di m. 5,2
12 luglio 2004 - Epicentro in Slovenia, avvertita in tutto il
Nord-est, magnitudo di 5,1 gradi Richter. Nessun ferito in Italia
11 aprile 2003 - Piemonte,
provincia di Alessandria, magnitudo 2,6. Due feriti
13 novembre 2002 -
Lombardia, lago di Iseo, magnitudo 4,2
2 novembre 2002 -
Provincia di Ravenna, magnitudo 4,1
1° ottobre 2001 -
Lombardia (alta Valtellina), magnitudo 3,5
17 luglio 2001 - Alto
Adige tra Merano e la val Venosta, magnitudo 5,2. Due morti
25 febbraio 2001 - In
mare tra la Liguria e la Costa Azzurra, magnitudo 4,6
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